Il Natale “in servizio” della Caritas parrocchiale (con qualche ringraziamento…)
di Redazione Sito · Pubblicato · Aggiornato
di Luca T. – 12 Gennaio 2025
Neppure durante il recente periodo natalizio si è interrotta l’opera di assistenza in favore dei più bisognosi garantita dalla Caritas parrocchiale di Pontenure, espressione dell’impegno caritativo di tutta la nostra Comunità pastorale. Anche se è Natale, infatti, il bisogno dei più poveri non va certo in vacanza e neppure i volontari della Caritas, che anche quest’anno – con lo stile silenzioso ma appassionato che li contraddistingue – hanno assicurato il regolare funzionamento del servizio lungo l’intero corso dell’anno, senza interruzioni di sorta.
Attualmente sono più di quaranta i nuclei familiari assistiti, attraverso la distribuzione settimanale della borsa viveri, dalla Caritas, la quale opera in rapporto di stretta e proficua collaborazione con i Servizi sociali del Comune di Pontenure, guidati dalla dott.ssa Sabina Barabaschi. In tutto sono quasi circa 130 le persone assistite, di cui una cinquantina minori, che contano anche sul supporto della Caritas per affrontare in modo dignitoso momenti di difficoltà relazionale, economica o sociale che possono toccare ciascuno.
La Caritas intende rivolgere un ringraziamento a tutti coloro che, come singoli, Associazioni, aziende del territorio, nelle scorse settimane hanno dimostrato una particolare vicinanza attraverso la donazione, talvolta anche cospicua, di consistenti quantità di generi alimentari che hanno reso più ricche le borse viveri distribuite durante le recenti festività natalizie. Un aiuto insperato e importante che ha consentito di integrare i prodotti ricevuti dal Banco alimentare e dal programma Agea, gestito dalla Caritas diocesana, che costituiscono il grosso degli alimenti distribuiti ogni settimana.
Un grazie sentito va dunque alla Comunità parrocchiale di Muradello, sempre molto attenta ai bisogni del prossimo che poi sono alla base del messaggio evangelico. Da Muradello, sul finire di novembre, è infatti arrivata una grande quantità di prodotti della terra donati dagli agricoltori della zona in occasione della Giornata del Ringraziamento. Grazie anche agli Scout adulti della Comunità Masci “Intorno al fuoco”, sempre molto prodighi nel sostegno alla Caritas, che hanno contribuito attraverso una generosa donazione di generi alimentari e con il denaro ricavato della tradizionale tombolata organizzata in memoria del caro Corrado Gavardi. Un altro ringraizamento viene rivolto all’Associazione dei Familiari dei Caduti e Dispersi in guerra, di cui è stato ultimo presidente il signor Danilo Gallini, che hanno voluto concludere la vita della loro Associazione con un gesto di vicinanza e carità cristiana nei confronti dei più bisognosi.
Ultimo ma non certo ultimo per importanza, un altro sentito grazie deve essere poi rivolto agli Avisini della Sezione Avis di Pontenure, guidati dal presidente Alberto Loschi, che anche in occasione di questo Natale – come avviene da molti anni a questa parte – hanno dato concreta testimonianza dei valori di solidarietà e impegno per il prossimo che contraddistinguono la loro benemerita Associazione e hanno fatto pervenire una ricca spesa, che includeva alcuni degli alimenti più necessari e richiesti da coloro che si rivolgono alla Caritas.
Il grazie finale va poi a tutte le persone che, con poco o con molto, hanno fatto un gesto di solidarietà, meglio ancora se privandosi di qualcosa di loro per donarlo al prossimo.
Si sente spesso dire: “Ma io cosa posso fare?”. Donare certo, ma non solo. Molto si può fare, con un briciolo di volontà. Per esempio educare i più piccoli! Se sei un genitore o un nonno, il gesto di portare qualcosa in parrocchia per chi è meno fortunato fallo insieme ai bambini: conta l’esempio e poi, si sa, le buone abitudini si acquistano da giovani! Oppure, ancora, sensibilizzare gli adulti: parla delle necessità della Caritas con vicini di casa e conoscenti, fai sapere che c’è bisogno dell’aiuto di tutti, ciascuno secondo le proprie possibilità. Non dimenticare che un giorno potresti essere tu ad aver bisogno di aiuto!
L’invito rivolto a tutti e a ciascuno, come Comunità e come singoli, è insomma quello di farci carico e prenderci cura, anche attraverso il sostegno alle attività della Caritas, di chi cammina accanto a noi ma vive situazioni di difficoltà e disagio. Sarà pure una goccia nel mare, ma il grande oceano non è forse fatto di gocce?