La Madonna del Rosario e la sua festa
di Redazione Sito · Pubblicato · Aggiornato
di Giuseppina Gardella – 7 Ottobre 2025
La festa della Madonna del Rosario a Pontenure era molto sentita, a cominciare dai primi decenni del secolo scorso e sicuramente anche nell’Ottocento. Le sue radici affondano addirittura al finire del Cinquecento, come risulta da documenti d’archivio conservati gelosamente in Parrocchia.
D’altra parte la devozione alla Madonna del Rosario è una pratica diffusa dai Domenicani, quando nel 1208 a San Domenico di Guzman apparve la Vergine Maria e lo invitò a recitare la preghiera del Rosario per combattere l’eresia. Già i monaci del primo Medioevo avevano sostituito il salterio, cioè l’insieme dei salmi, con l’Ave Maria che era contata su una corona con dei grani
Fu Papa Pio V nel 1571 ad istituire la festa della Madonna del Rosario, dopo che con questa preghiera, ripetuta notti intere, i soldati cristiani della Lega Santa sconfissero gli Ottomani che si spingevano alla conquista dell’Europa. La vittoria che avvenne il 7 ottobre 1571, fu dedicata alla Madonna del Rosario. Pertanto, ancora oggi, la festa si celebra il 7 ottobre.
La preghiera assicura la protezione divina ed il Rosario divenne il “breviario“ del popolo, si recitava ogni sera in famiglia e rafforzava la fede e la spiritualità delle persone.
Il culto della Madonna del Rosario si diffuse rapidamente, dopo che a Napoli, il beato Bartolo Longo fece costruire il Santuario della Madonna del Rosario di Pompei. Era il 1887 e da allora in questo Santuario avvennero una serie di guarigioni miracolose, attribuite all’interazione della Beata Vergine.
A Pontenure la festa della Madonna del Rosario era vissuta con grande fervore; veniva preparata spiritualmente con la novena che si recitava nei nove giorni precedenti sia in famiglia che in Chiesa, poi si preparava una solenne Processione che passava nelle vie del paese con una numerosa partecipazione di fedeli, mentre un nutrito coro accompagnava la recita delle Ave Maria.
Erano momenti corali che rafforzavano la fede di ciascuno, ma anche l’unità del paese, creando un senso di comunità morale e di valori condivisi che promuovevano la coesione sociale e l’integrazione tra le persone.
A livello personale il Rosario è uno strumento di meditazione sulla vita di Gesù, perché, attraverso i misteri, si riflette sulla vita, la passione, la morte e la resurrezione di Gesù, in una contemplazione che ci fa conoscere Cristo e ci avvicina sempre più a lui; è un mezzo per la protezione spirituale e la pace interiore, guarisce le nostre ferite emotive e allontana le forze del male. Il Rosario è dunque un atto d’amore col quale possiamo affidare a Dio le persone care, rafforzando la vita familiare.
La Vergine Maria a Medjugorje chiede di pregare ogni giorno il Rosario per la nostra vittoria personale contro il male, ma anche per ottenere la pace nel mondo oggi così lontana…. Anche suor Lucia di Fatima ha rivelato che la Madonna assicura che non c’è problema familiare, sociale o nazionale che non possa essere risolto con la preghiera del Rosario.
E che dire di San Padre Pio che recitava il Rosario tutto il giorno e anche la notte. La sua eredità spirituale fu: “Amate la Madonna e fatela amare, recitate sempre il Rosario. Le battaglie si vincono con lui”. Mettere la corona del Rosario sotto il cuscino quando andiamo a dormire, secondo Padre Pio è un atto di fiducia e di abbandono, di ricerca di pace e di protezione nelle battaglie spirituali contro il male.
Oggi a Pontenure la festa della Madonna del Rosario si celebra in chiesa con la Messa cantata, cui partecipano anche tutti i catechisti e i loro ragazzi. Anche se è una cerimonia più raccolta, senza processione, questa festa la viviamo nel cuore e preghiamo per quelli che si sono allontanati dalla preghiera perché possano ancora sentire l’amore della Vergine Maria e l’accolgano come loro Madre.
Le splendide foto d’epoca allegate a questo articolo appartengono alla signora Rosa Pallastrelli Premoli che ringraziamo per averle condivise.




