“Non io ma Dio”, la ricetta di San Carlo Acutis
di Redazione Sito ·
di Leo – 13 Ottobre 2025
7 settembre 2025: una data davvero importante per tutta la Comunità cristiana, dato che proprio in questo giorno è stato santificato Carlo Acutis, un ragazzo morto all’età di 15 anni a causa di una leucemia fulminante.
La sua è una figura davvero significativa che merita di essere conosciuta come si deve da chiunque, soprattutto dagli adolescenti: Carlo, infatti, era proprio un adolescente come tanti altri, caratterizzato da una forte fede cattolica e da un gran cuore.
Egli nacque nel 1991 a Londra, da genitori italiani, e nello stesso anno la famiglia tornò a Milano. Dopo aver frequentato volentieri la scuola materna e due istituti elementari, nel 1998 Carlo ricevette la prima Comunione, celebrata a Lecco, e successivamente il Sacramento della Cresima, nel 2003, assegnatogli a Milano. Questi furono giorni davvero importanti della sua vita, dato che egli stesso definì l’Eucarestia come: “Un’autostrada per il Cielo”. Inoltre, fin da bambino, partecipò costantemente alla Messa, facendo anche la Comunione spirituale quando, per impegni scolastici, mancava.
Fu un ragazzo intraprendente, infatti si offrì per insegnare Catechismo nella parrocchia di Santa Maria Segreta ai bambini, preparandoli così per la Cresima. Caratteristica fu però la sua passione per l’informatica, che riuscì a sviluppare appieno per promuovere i valori cristiani e la fede tramite siti da lui realizzati. Il più famoso è senz’altro la “Mostra internazionale sui: “Miracoli eucaristici”, attraverso la quale vengono illustrati, con tanto di descrizione, miracoli avvenuti durante l’Eucarestia in tutto il mondo e riconosciuti dalla Chiesa. (Tale mostra è stata esposta anche a Piacenza nella Basilica di S. Antonino nel 2024).
I suoi interessi per l’informatica, tuttavia, non furono l’unico elemento che caratterizzò Carlo, egli infatti era anche molto devoto alla Madonna. Recitava il rosario ogni giorno, “Il rosario è la scala più corta per salire al cielo” come disse lui stesso, e realizzò anche uno schema digitale del pio esercizio della propria fede.
Sfortunatamente nel 2006, Carlo si ammalò di leucemia fulminante, considerata dai dottori la forma più aggressiva. Inizialmente venne scambiata per una forte influenza, e solo dopo venne riconosciuta la vera malattia. Il ragazzo rimase profondamente animato dalla Fede fino agli ultimi istanti e i medici rimasero sconvolti per come accettò la situazione che stava vivendo. Tuttavia, l’undici ottobre morì. Il suo corpo venne esposto nella sua abitazione e visitato da tantissime persone, per poi essere spostato nella chiesa di Santa Maria Maggiore di Assisi, luogo ove sono collocate anche la gran parte delle sue reliquie.
Tra questi tesori bisogna per forza nominare il pezzo di pigiama macchiato di sangue e conservato in Brasile che nel 2013 curò, dopo essere stato toccato, Matheus, un bambino affetto da una rara malattia. Fu proprio questo l’evento che lo rese santo.
La madre di Carlo lo descrive come un ragazzo altruista e curioso: speciale. La sua determinazione deve essere d’esempio a tutti, perché la sua devozione così forte, gioiosa e innata non è certo cosa da poco. Sono queste le caratteristiche che lo rendono speciale e vivo ai nostri occhi, ciò per cui è ricordato oggi. Ed è questo il motivo per cui Carlo Acutis proprio ieri è stato nominato Patrono della nostra Comunità Pastorale.
