Dal peccato è venuta la morte, e il peccato stesso è logorio della vita, fino al suo triste sfacelo. Il Battesimo è invece l’alba radiosa di una vita nuova: un’alba aperta al luminoso meriggio della vita eterna.
Nel Medioevo il diritto d’impartire il battesimo era un privilegio garantito dapprima soltanto alle Cattedrali, in quanto sedi del Vescovo, in seguito esteso anche alle chiese plebane. La funzione religiosa delle pievi era essenziale nell’Italia poco urbanizzata dell’Alto Medioevo: per chi abitava lontano dai centri urbani era l’unico luogo di culto in cui si potevano amministrare tutti i sacramenti, a partire proprio dal battesimo.
Nel caso della nostra chiesa si apprende da una vista pastorale del 1576 che il battistero si trovava presso la navata sinistra, vicino all’ingresso. In occasione della visita compiuta nel 1579 dal vescovo di Rimini Giovanbattista Castelli venne ordinato all’arciprete del tempo, Bartolomeo Magizio, di costruire un nuovo battistero dal lato del Vangelo e di rinchiuderlo con un’inferriata. Ancora agli inizi del secolo scorso sulle pareti del battistero si conservava un antico affresco di origine medioevale raffigurante San Giovanni Battista, andato purtroppo perduto.
Attualmente il battistero è ospitato presso un’apposita cappella che si apre sulla navata sinistra, in fondo alla nostra chiesa. Il fonte battesimale è stato realizzato nel 1963 dallo scultore Giuseppe Perotti, su progetto dell’architetto professor Pietro Berzolla; si compone di una base di marmo rosso e una scultura in marmo statuario che raffigura un angelo e sostiene l’arca battesimale, anch’essa in marmo rosso di Verona.
La vasca vuole rappresentare l’arca di Noè che ha portato a salvezza sulle acque del diluvio gli eletti del Signore: difatti è fatta a forma di nave con l’ancora ed il timone, mentre al di sotto vi sono le onde del mare. L’arca porta un fregio in mosaico rappresentante due cervi che bevono alla fontana. Il coperchio, anch’esso in marmo rosso di Verona, porta la scritta “fons vitae” che significa “fonte della vita” e due fregi in mosaico che rappresentano due gigli. Sopra il coperchio vi invece è una colomba che apparve in occasione del Battesimo di Gesù nel fiume Giordano e intende raffigurare lo Spirito Santo.
Il pavimento della cappella del Battistero risulta sopraelevato rispetto al pavimento della chiesa tramite un gradino in marmo rosso di Verona. In passato era diviso dal resto della chiesa da una catenella e due colonnine in bronzo. Presso il Battistero è collocata anche una statua del Santo Bambino di Praga, in legno, ospitata presso un’apposita nicchia chiusa da una vetrata. La statua fu donata dalle madri di Pontenure nel lontano 1947 per fermare un’epidemia di poliomielite che stava infuriando nel nostro paese.