Un cammino di fede all’insegna della preghiera
Certamente, non tutti i parrocchiani di Pontenure sanno del Movimento della Speranza che è presente dall’ottobre 1994 nella nostra Comunità parrocchiale. Questo movimento, presente nella Chiesa da oltre un trentennio, è costituito da laici che condividono il carisma delle suore Figlie di Sant’Anna, la cui fondatrice è la Beata Anna Rosa Gattorno. L’ispirazione è venuta a Rita Di Maggio che, nel dicembre del 1981 a Roma, in occasione della traslazione dei resti mortali della Beata Gattorno, sentì l’impulso di diffondere il carisma spirituale della Famiglia delle Figlie di Sant’Anna nel laicato cattolico.
Il Movimento si propone di vivere e diffondere il carisma basato su: semplicità e povertà di cuore, donazione materna e spirito di famiglia. Ci si riunisce settimanalmente (ogni mercoledì alle ore 15 presso la Casa di Riposo “Francesco e Teresa Parenti”) con la preghiera della Chiesa, ossia lodi mattutine, vespri e l’approfondimento della Parola di Dio, seguite dalla riflessione personale. Durante l’anno ci sono ritiri spirituali per la Quaresima, l’Avvento, meeting ed esercizi spirituali. È guidato da un’equipe centrale e da una a livello provinciale. È riconosciuto sia da parte della Famiglia Religiosa che dalla Chiesa. Il Movimento dispone inoltre di uno statuto che traccia il nostro cammino.
Il Movimento della Speranza è aperto a tutti i laici che sentono il desiderio di fare un cammino di fede insieme ai fratelli, per collaborare nella chiesa all’opera salvifica di Cristo, inseriti nella Comunità Parrocchiale, in comunione con il Parroco e gli altri organismi Parrocchiali.
Beata Anna Rosa Gattorno. – Nata a Genova nel 1831 da famiglia agiata, a 21 anni si sposò e si trasferì a Marsiglia. Una serie di tracolli economici e disgrazie, culminate con la morte del marito, la segnarono profondamente. Così si fece strada una nuova vocazione. Sotto la guida del confessore, don Giuseppe Firpo, emise i voti come terziaria francescana. Si dedicò ai poveri e ai figli delle operaie, mantenendo con sé anche i propri. A Piacenza iniziò una nuova famiglia religiosa, la Figlie di Sant’Anna, che subito (1878) andarono anche in missione. Collaborò con il vescovo Scalabrini nell’assistenza alle sordomute. Morì a Roma nel 1900. La fama di santità che già l’aveva circondata in vita, esplose in occasione della sua morte e crebbe, ininterrottamente, in tutte le parti del mondo.
Una testimonianza di fede, amore e speranza!
Come esperienza personale posso dire che il Movimento della Speranza risponde in pieno alla mia esigenza di crescere nella fede. Da quando vi faccio parte, ho maturato la consapevolezza che, come battezzato, ho il dovere di testimoniare coi fatti e con le parole il grande amore che Dio Padre ha per me e naturalmente per tutti gli uomini. Se si riesce a capire quanto si è amati, è più facile amare.
Anche questa certezza mi ha aiutato ad uscire dal mio comportamento di “Cristiano Tiepido” ed ora mi è sempre più vivo il desiderio di rafforzare la mia fede per “donare meglio”. La vita di gruppo ci permette di mettere in comune i nostri talenti e di rafforzarci nella: fede-speranza-carità. Ho imparato ad essere più distaccato dalle cose materiali ed a dare più importanza alle cose che contano davvero.