Messa, pranzo e non soltanto: Pontenure festeggia l’Immacolata
di Redazione Sito · Pubblicato · Aggiornato
di Luca T. – 13 Dicembre 2024
Anche quest’anno la Comunità parrocchiale di Pontenure è tornata a festeggiare Maria Immacolata, patrona e protettrice dell’Oratorio che fin dal 1953 le è dedicato in modo particolare. Sognato con audacia, voluto con tenacia (insieme a tanti Pontenuresi, grandi e piccini, ricchi e poveri), e costruito con immani sacrifici dall’Arciprete don Silvio Losini, del quale rimane ineguagliato e mirabile lascito alla Comunità cristiana e civile, ancora oggi esso cerca di continuare la missione individuata negli anni Cinquanta da colui che lo volle più di ogni altro, quella cioè di essere un luogo dove i giovani «irrobustiscano i corpi e le menti, senza macchiare l’anima», imparando ad essere – prima ancora che dei buoni cittadini – dei buoni cristiani.
Ebbe a dire qualche anno or sono mons. Losini, scomparso il 12 dicembre 2007, a questo riguardo: «Perché abbiamo dedicato l’Oratorio all’Immacolata, Madre di Gesù Cristo? Come si poteva non pensare a Lei, nel dare inizio a un’opera così grande e impegnativa, dal lato finanziario, particolarmente in quei tempi di tanta povertà, quando a Pontenure era stimato ricco chi veniva chiamato “mezzo milione”; e noi di milioni ne avremmo avuto bisogno di una quarantina. A chi dedicarlo, nell’intraprendere un’opera che doveva servire alla formazione di tanta gioventù, se non a Lei, alla quale il Padre Celeste aveva pensato di affidare addirittura il suo unico Figlio, e Cristo, a sua volta, aveva affidato tutti noi prima di lasciarci? Maria, infatti, è la Madre buona e saggia che sa quello che il Signore vuole da noi ed è disponibile a insegnarci la via della vita».
La tradizionale giornata di festa in onore della Vergine Santissima si è svolta anche quest’anno domenica 8 dicembre, giorno in cui, per la Chiesa italiana, la solennità dell’Immacolata ha avuto straordinariamente la precedenza sulla seconda domenica di Avvento. Sono trascorsi esattamente 170 anni dalla proclamazione del dogma dell’Immacolata Concezione di Maria, una delle solennità più care alla comunità cristiana. Fu il beato papa Pio IX, l’8 dicembre 1854, a proclamare questo nuovo dogma di fede con la bolla Ineffabilis Deus accogliendo una verità – quella di Maria concepita “per singolare privilegio” senza peccato originale – che era già patrimonio della fede orientale.
Non ci sono stati canti mariani ad accompagnare la Santa Messa delle ore undici, celebrata dal nostro parroco don Mauro Tramelli, ma le letture e la preghiera della Chiesa erano tutte protese alla Tota pulchra, dal titolo del poetico inno che in questo solenne giorno, fino a non troppi anni fa, risuonava immancabilmente in ogni chiesa, dalle più maestose basiliche ai più umili e sperduti oratori sparsi nella campagna. Grande e vivida è la gioia con cui la Chiesa celebra questa solennità che col suo candore spezza il colore violaceo dell’Avvento, tempo dì attesa e di preparazione che si concluderà nella notte santa di Natale.
Terminata la celebrazione eucaristica, annullato a causa del maltempo il tradizionale omaggio alla statua della Madonna presso l’entrata monumentale dell’Oratorio, una tradizione sempre cara a molti Pontenuresi, la giornata di festa è proseguita presso il Bar Bocciodromo, che per l’occasione ha ospitato il pranzo comunitario organizzato come ogni anno per ritrovarsi in lieta compagnia in questo giorno speciale.
Una trentina di persone si sono così sedute assieme a tavola per gustare le deliziose e ricercate prelibatezze (pasta con panna, zafferano e salsiccia, porchetta con patate e crostata) sfornate per l’occasione dalle abili mani dei cuochi della Parrocchia, signori Vita e Rosario Lamparelli, premiati alla fine del pranzo con i meritati applausi dei presenti.
In coda al riuscitissimo (e gustosissimo) pranzo, che ha soddisfatto a dovere l’appetito di tutti i partecipanti, si è svolta poi anche l’attesissima estrazione dei numeri vincenti della sottoscrizione a premi a favore del nostro Oratorio (i superlativi assoluti, credeteci, non sono mai troppi!). Tutto il ricavato di questa iniziativa contribuirà a fininziare gli onerosi e ormai inderogabili interventi di adeguamento della palestra del nostro Oratorio.
Numerosi e tutti favolosi i premi in palio, tra cui una bicicletta da donna nuova di pacca, consueto omaggio offerto come da tradizione dall’Amministrazione Comunale, che la buona sorte ha assegnato in dote alla signora Sandra Ruffo Mezzadri. Un ringraziamento a tutti coloro che hanno partecipato, a chi ha confezionato i premi e anche a chi si è speso nelle settimane scorse nella vendita dei biglietti. L’elenco completo dei premi e dei biglietti vincenti si può visualizzare a questo link.