Il Conclave: origini, storia e curiosità
di Redazione Sito ·
A cura di Tielle – 06 Maggio 2025
Il Conclave, che inizierà domani 7 maggio per eleggere il successore di papa Francesco e il 267° papa della Chiesa cattolica, sarà il 76° nella forma che conosciamo oggi, istituita dal Beato papa Gregorio X nel 1274, e il 26° che si terrà sotto lo sguardo del Giudizio Universale di Michelangelo nella Cappella Sistina.
Cosa è il conclave – Il termine “Conclave” deriva da due parole latine: cum (con) e clavis (chiave). Nella terminologia ecclesiastica, designa sia il luogo appartato in cui si svolge l’elezione papale, sia il corpo cardinalizio ivi riunito per eleggere il nuovo Papa.
Nel corso dei secoli, diverse riforme hanno gradualmente plasmato la procedura per l’elezione del papa, in origine eletto dal popolo e dal clero di Roma. I primi cambiamenti significativi furono introdotti da papa Niccolò II nel 1059 con la Bolla In nomine Domini, che specificava che solo i cardinali di Santa Romana Chiesa potevano eleggere il Romano Pontefice.
Prima di allora, come anticipato, la scelta del successore di Pietro avveniva con la partecipazione della comunità ecclesiale: il clero valutava i candidati proposti dai fedeli e i vescovi sceglievano il papa. Influenze esterne e interferenze da parte dei poteri politici, naturalmente, giocavano un ruolo importante nell’elezione, ostacolando spesso il processo elettorale. Nel 1179 papa Alessandro III promulgò la Costituzione Licet de vitanda, introducendo il requisito della maggioranza dei due terzi, un elemento chiave che permane ancora oggi.
La “nascita” del Conclave – Poi venne l’istituzione del Conclave. Questa disposizione fu formalizzata nel 1274 da papa Gregorio X, il piacentino Tebaldo Visconti, nella Costituzione Ubi periculum. Essa stabiliva che nelle elezioni future i cardinali dovessero essere rinchiusi in clausura “cum clave”, sia dall’interno che dall’esterno, in modo da potersi concentrare sul compito di eleggere il prossimo capo della Chiesa cattolica “senza alcuna ingerenza politica o personale“.
Ingerenze, anche politiche, che non mancarono di certo nella storia, l’ultima delle quali ebbe a verificarsi ancora all’inizio del Novecento, quando l’Imperatore d’Austria Francesco Giuseppe, tramite il cardinale vescovo di Cracovia, espresse il suo personale diritto di veto, in quanto sovrano cattolico, contro l’elezione del cardinale Mariano Rampolla del Tindaro, considerato un candidato troppo filo-francese.
Tornando al beato Gregorio X, la sua decisione di istituire il conclave fu causata dalla lunga impasse che precedette la sua elezione nella città di Viterbo nel 1271, uno stallo che durò quasi tre anni (dal 1268 al 1271), a causa di interferenze esterne, ed è nota per essere la più lunga della storia.
La storia ci ricorda che, nel 1268, diciotto cardinali si riunirono nel palazzo papale di Viterbo per eleggere il nuovo papa, ma non riuscirono a decidersi. Frustrati, i viterbesi decisero di chiuderli nel palazzo e murarne le porte. Alla fine, Teobaldo Visconti, allora arcidiacono di Liegi, che non era né cardinale né sacerdote, fu eletto Papa con il nome di Gregorio X. È stato il primo e unico pontefice originario della nostra terra.
Il primo conclave nel 1276 – In seguito all’Ubi periculum, il primo Conclave ufficiale si tenne ad Arezzo, nel 1276 con l’elezione di Innocenzo V. Nel 1621, papa Gregorio XV introdusse l’obbligo del voto segreto e scritto. Nel 1904, dopo il conclave in cui non venne eletto il cardinale Rampolla, il nuovo pontefice eletto dai cardinali, San Pio X, abolì qualsiasi presunto diritto di esclusione e impose il segreto su tutto ciò che accadeva nel Conclave, anche dopo la sua conclusione.
Cambiamenti dal XX secolo ad oggi – Nel 1945, dopo la Seconda Guerra Mondiale, papa Pio XII emanò la Costituzione apostolica Vacantis Apostolicae Sedis, introducendo nuove norme. Dal momento in cui la Sede apostolica è dichiarata vacante, tutti i cardinali, compresi il Segretario di Stato e i Prefetti delle Congregazioni, cessano dalle loro funzioni, ad eccezione del Camerlengo, del Penitenziere e del Vicario di Roma. Successivamente, nel motu proprio Ingravescentem Aetatem, papa San Paolo VI decretò che solo i cardinali di età inferiore agli 80 anni potessero votare.
Non tutti i conclavi si sono svolti nella Cappella Sistina ˗ Il primo Conclave tenutosi nella Cappella Sistina risale al 1492, quando ad essere eletto fu papa Alessandro VI (al secolo Rodrigo Borgia). Sebbene a partire dal 1878, in seguito alla presa di Roma da parte del Regno d’Italia, ogni Conclave si sia tenuto nella Cappella Sistina, nel corso dei secoli le elezioni dei Papi si sono svolte in diverse sedi prima che fosse scelta una sede fissa.
La maggior parte dei conclavi si è tenuta a Roma, ma ben quindici di essi si sono tenuti fuori dalla Città Eterna, come per esempio a Viterbo, Arezzo, Perugia, Venezia. Alcuni conclavi si sono svolti anche fuori dall’Italia, ad Avignone, Lione ma anche nella città svizzera di Costanza.
Nella sua Costituzione apostolica Universi Dominici Gregis, papa San Giovanni Paolo II ha confermato la cappella più famosa del mondo, chiamata “Via Pulchritudinis” (Via della Bellezza), come sede ufficiale per l’elezione del nuovo Papa.
