Il Vangelo della nostra vita: la festa della Sacra Famiglia

Nell'Ottava di Natale il Vangelo (Lc 2, 22-40) narra della Presentazione di Gesù al Tempio e si festeggia la Sacra Famiglia.  Il testo sacro ci dice che la Parola si è fatta carne: il Bambino si assoggetta quindi alla Legge e per questo viene portato al Tempio; Maria e Giuseppe vi conducono il figlio Gesù perchè, in quanto maschio primogenito donato da Dio, doveva essere riscattato grazie all'offerta di un dono.

 Nel luogo sacro è presente Simeone, uomo che aveva fatto della sua vita una preghiera, “...uomo che crede, si fida, ascolta e attende, ha capito che il Signore mantiene la promessa, accoglie, ma non trattiene. Noi sappiamo fare come Simeone: ascoltare e fidarci? Simeone ha riconosciuto Gesù, anche noi ci accorgiamo di Lui nella nostra vita, lo ascoltiamo e accogliamo , sappiamo attendere?”

Altro aspetto da sottolineare è lo stupore di Maria e Giuseppe davanti alle parole di Simeone. Lo stesso stupore che aveva  colto Maria di fronte alle parole dell'Arcangelo Gabriele e i pastori nella notte di Natale, ora coglie questi genitori.. “...E' qualcosa da cui si viene catturati, qualcosa che ci sovrasta e di fronte al quale si resta in silenzio” . Nella nostra vita, sappiamo vivere ciò, sappiamo riconoscere e contemplare la grandezza in cui siamo immersi? Simeone poi preannuncia a Maria il Venerdì Santo, senza che lei sia in grado di comprendere.

Maria, Gesù e Giuseppe tornano a casa e il Bambino, la Parola fatta carne, cresce, ma è sottoponendosi alla Legge che impara a diventare uomo.

Come il celebrante ha ben sottolineato nella sua omelia, il Vangelo deve parlare alla nostra vita. Ed ecco allora che dobbiamo riflettere sul nostro essere e stare in famiglia. Don Mauro ci ha ricordato che : “Famiglia c'è quando ognuno si fa carico del benessere dell'altro e in questa condizione il bambino cresce, impara a diventare uomo, impara ad essere figlio di Dio!”

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