Quarantacinque anni fa l’elezione di Giovanni Paolo II: il santo pontefice venuto da lontano
di Redazione Sito · Pubblicato · Aggiornato
Quarantacinque anni fa l'elezione di Giovanni Paolo II: il santo pontefice venuto da lontano
Ricorre oggi il quarantacinquesimo anniversario dell'elezione di San Giovanni Paolo II al soglio di Pietro. In quella sera tipica dell'ottobrata romana, l'annuncio che Karol Wojtyla, arcivescovo di Cracovia, era stato scelto dal Sacro Collegio dei cardinali come nuovo successore di Pietro, destò in tutti stupore e sorpresa.
Un vescovo di un paese lontano, che aveva trascorso la propria gioventù sotto il giogo nazista guadagnandosi il proprio sostentamento con il duro lavoro nelle cave di estrazione e che da più di trenta anni svolgeva il proprio ministero presbiterale e poi vescovile in mezzo al mare tempestoso della persecuzione da parte del regime comunista, era stato chiamato a governare la Santa Chiesa di Dio.
Primo papa straniero dai tempi di Adriano VI, a metà del sedicesimo secolo, primo papa slavo, entrò subito nel cuore di tutti proclamando, il giorno della sua consacrazione, di «non aver paura, di aprire le porte a Cristo», di abbattere i muri delle società e delle nazioni, dei sistemi economici, delle barriere ideologiche e di affidarsi alla bellezza della buona novella.
Durante il suo lungo pontificato, terzo nella storia dopo San Pietro e il Beato Pio IX, ha scritto encicliche che hanno fato conoscere a tutti gli uomini i valori cristiani indicati dal Magistero papale e della Chiesa nel campo sociale, della dottrina, della devozione mariana, della morale, dell'etica, della fede, del lavoro, della dignità di ogni persona, della promozione umana e della donna.
Ha contribuito al crollo dei regimi totalitari dell'Est Europa, specialmente della sua Polonia, senza spargimenti di sangue, denunciando, contemporaneamente, gli abusi e gli eccessi del capitalismo, delle diseguaglianze tra il primo e terzo mondo, ha sempre indicato a tutti la strada maestra della solidarietà e della fratellanza.
Ha visitato quasi tutti i paesi del mondo, pellegrino di pace e di riconciliazione, ha dato grande impulso alle giornate mondiali della gioventù per condurre le nuove generazioni alla scoperta della bellezza dell'annuncio evangelico.
Ha promosso e favorito gli incontri di preghiera con le altre confessioni cristiane e con le altre religioni, ha chiesto perdono per gli errori che la Chiesa ha commesso verso gli ebrei, gli schiavi, coloro che subirono con la forza la conversione imposta dei più forti. Ha elevato alla gloria degli altari un numero di uomini e donne maggiore di quello proclamati dai suoi predecessori, senza distinzioni tra consacrati e laici, tra persone del nord e del sud del mondo.
Ha traghettato con vigore la barca di Pietro nel terzo millennio, pur portando, con rispettosa accettazione della divina volontà, la Croce della malattia e della sofferenza. Ha confidato totalmente nella misericordia di Dio e nella materna intercessione di Maria, ci ha dato un’immagine viva di Gesù Buon Pastore e della sua infinita bontà e premura, ci ha indicato la Santità come misura alta della vita cristiana ordinaria, ha esortato tutti a pregare incessantemente, a non stancarsi di aver fede e fiducia in Dio Padre e nella Santissima Trinità, a spiccare il volo per raggiungere le alte vette della perfezione evangelica, ha pregato con cuore a fianco dei poveri e dei bisognosi, indicandola come strada maestra per raggiungere la comunione eterna con Dio.
Sei anni dopo il suo ritorno al Padre è stato beatificato e dopo altri tre gli è stata riconosciuta la santità, la cui memoria liturgica è celebrata il 22 ottobre. San Giovanni Paolo II intercedi presso l'Altissimo per l' unità della Chiesa, per la pace e la solidarietà tra tutti i figli di Dio.
Luciano Casolini