L’importanza e il senso del servizio dei coristi nella Chiesa e del grande rapporto tra Liturgia e Musica

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6 Risposte

  1. Elena ha detto:

    Faccio parte del coro della mia parrocchia. Da sempre ho avuto passione per il canto e quando canto lo faccio con tutta me stessa, con amore cercando di esprimere e condividere emozioni…. ad un certo punto ho deciso anche la necessità di frequentare privatamente dei corsi professionali tenuti da docenti qualificati per imparare a migliorare la tecnica. E così ho fatto. Ho partecipato a saggi, esibizioni a scopi benefici sempre cercando di trasmettere quante più emozioni possibili. Da quasi un’anno faccio parte del coro della mia parrocchia. Sin dall’inizio ho trovato un muro da parte della direttrice del coro che con le sue prepotenze, maleducazione e pretese mi ha più di una volta messo in imbarazzo…. dicendomi che dovevo assolutamente essere sempre presente ( io sono mancata solo 2 volte su 32 !!! E per motivi famigliari). Dicendomi che ero l’ultima arrivata e che non potevo per questo giustificarmi in caso si assenze e che se mi stavano bene le sue regole potevo anche andarmene via.
    Ho sempre rispettato le sue regole e tranne due domeniche di assenza… ho sempre partecipato, anche alle prove.
    Quando in riunione ho cercato di proporre gentilmente eventuali canzoni o l’inserimento es:. di tamburelli… lei mi ha fulminato sul nascere!
    Le ho chiesto anche di incontrarci per un caffè e mi ha risposto “ Tu non lavori, io si e non ho tempo da perdere!”. E poi” Forse non hai capito che nel coro c’è una direttrice e quella sono io, io che comando!”. I miei erano solo innocui suggerimenti, idee… è vietato condividere in un gruppo pensieri o idee? Il nostro è un servizio all’assemblea , ai nostri fratelli cantando con gioia a Dio .
    Non capisco sinceramente tutta questa grettezza, prepotenza ed ostilità da parte di una direttrice del coro.
    È arrivata oltre a me poi (da tre mesi ) una nuova corista… e lei non ha voluto nemmeno inserirla in chat!
    È forse un’esempio di fratellanza cristiana il suo atteggiamento?

  2. AnnaRita ha detto:

    Cara Elena, ho appena letto il tuo intervento al nostro articolo.
    Sono particolarmente triste per il tuo disagio con la maestra del coro, alla quale hai offerto cristianamente e al servizio della comunità il tuo carisma: la voce.
    Un coro è l’insieme di tanti cuori che all’unisono e con umiltà, danno gloria Dio.
    Non conosco la tua Parrocchia, ma formalmente ti invito nel nostro gruppo a Pontenure, personalmente ti offrirò con simpatia un benvenuto e un caldo caffè.
    AnnaRita☺️☺️☺️

  3. Paolo ha detto:

    Cara Annarita ,
    Ho un dubbio… che mi assilla …una domanda: “ Ma il nostro coro può cantare in un’altra parrocchia? Ti spiego meglio. Noi prestiamo servizio ogni domenica durante messa nella nostra parrocchia alla stessa ora … e la maestra di canto ha proposto di cantare una domenica, stesso orario in altra chiesa… lasciando cosi la nostra parrocchia allo scoperto!
    Inoltre il nostro parroco è stato informato che il coro non sarà presente quella domenica per impegno ma… la maestra in questione… non gli ha spiegato il perché saremo assenti!
    Così in pratica dovremmo seguire la maestra e cantare in un’altra chiesa … quando invece dovremmo prestare normalmente sevizio nella nostra parrocchia. Non mi sembra una cosa corretta…
    Ed il nostro parroco non ne conosce le motivazioni…. ha saputo da lei che saremo assenti e basta.

    Inoltre la stessa maestra questa estate..ci ha avvisati che eravamo “ esonerati” dal prestare servizio di canto per tutta l’estate di comune accordo col nostro parroco… ma il parroco dice che è stata una sua iniziativa…. che per lui andava bene anche il servizio prestato da alcuni membri anche se eravamo rimasti pochi in città in estate nel coro.
    Ma la maestra può prendere liberamente certe iniziative o no?
    Grazie

  4. Vincenza Pascale ha detto:

    Salve a tutti, vi scrivo dalla provincia di Bari, esattamente da Castellana Grotte.
    Mi chiamo Vincenza, sono parte della Schola cantorum don Vincenzo Vitti, presso la chiesa di San Leone Magno.
    Ho intrapreso questo cammino in un momento di sconforto.
    Sentivo il bisogno di parlare con qualcuno, ma non sapevo con chi.
    Appena iniziate le prove, finalmente sapevo a chi potevo rivolgermi, perché come sentivo la musica il mio cuore impazziva.
    Sono ben 14 anni che ho intrapreso questo cammino,tra concerti, messe solenni, trigesimi, matrimoni ecc ecc
    Certo non sempre riesco ad essere presente alle prove, perché anch’io ho famiglia, però grazie al mio saper ascoltare ad orecchio riesco a ricordare i vari brani.
    Leggevo qualche commento di maestre che prendono decisioni senza sentire il parere del parroco, ovviamente non mi permetto di giudicare, perché la nostra corale esegue anche concerti e quindi c’è un piccolo gruppo che canta la domenica nella chiesa di appartenenza.
    Però sono convinta che essendo il coro della chiesa bisogna sentire il parere del parroco e magari cercare alternative.
    Ripeto non ho intenzione di giudicare.
    Vedete nella nostra corale, quando ho iniziato,eravamo ben 60 membri.
    Oggi siamo rimasti in circa 40.
    Come potrete immaginare, c’è chi ci ha lasciato per sempre, chi per lavoro o studio e chi perché non piace la musica sacra.
    Personalmente adoro il gospel, Frisina, Mozart, Bach e, Vivaldi.
    Eseguiamo pezzi di musica leggera,tipo “MY WAY” , musica classica come “Lacrimosa “,e tanti altri.
    Cantiamo in inglese, francese, spagnolo, tedesco, latino.
    Ovviamente con grande difficoltà per chi non è più molto giovane, ma con un po di impegno tutto si può fare.
    Bene spero di non essere stata noiosa e nell’attesa di un vostro riscontro auguro una buona serata
    Vincenza Pascale

  5. Anna Rita ha detto:

    Caro Paolo, ti chiedo umilmente, scusa per il ritardo della mia risposta ad un tuo intervento del 18/09/2021, ad un ns articolo precedente pubblicato: sul servizio dei coristi nella Chiesa.
    Bene, nel leggerlo mi ha fatto immensamente piacere sapere, della vs fedeltà al presenziare come coro alle celebrazioni Eucaristiche domenicali nella Parrocchia di appartenenza.
    Alla tua domanda: se un coro può cantare in un’altra Parrocchia, ti rispondo di sì, purché l’assenza non venga a creare un vuoto con relativo disagio nella propria comunità parrocchiale.
    Se tale scoperto è fatto con malizia, scusami il termine un po’ crudo, allora il danno è più grave, perché viene a mancare il rispetto per il vs Parroco e ciò che rappresenta, e per il servizio di volontariato che prestate alla comunità nel nome del Signore.
    Per la seconda tua domanda nella quale mi chiedi: se una maestra può venire prendere liberamente l’iniziativa di fermare l’opera di un coro durante l’estate, ti rispondo no, perché un maestra non può obbligare dei coristi, anche se separati non in gruppo, a far tacere il carisma della voce, durante le celebrazioni estive frequentate.
    Voi coristi non siete in vacanza quando partecipate alle sacre funzioni e soprattutto non siete dei soldatini, ma Popolo di Dio, che proclama la sua gloria cantando.
    Parlate con la maestra, esponendole gli eventuali disagi e sicuramente troverete sempre una soluzione fraterna in Cristo.
    Buona vita nel nome del Signore.
    Anna Rita

  6. Anna Rita ha detto:

    Cara Vincenza, la musica e il canto agiscono sullo Spirito e l’anima degli uomini come degli elisir gioiosi, su qualcuno in una forma più evidente perché trasmettono speranza e forza per affrontare ogni difficoltà fisica e psicologica.
    È nel creato che Dio ci ha donato la magnificenza, dell’armonia melodiosa perfetta.
    Ogni suono anche assordante, ogni colore anche acceso, ogni movimento anche scoordinato, ci riempiono di un amore che raggiungono il cuore.
    Il canto, dolce Vincenza, ha colmato il vuoto che momentaneamente, in un certo periodo della tua vita hai attraversato. Ti ha irradiato con la sua bellezza e ha tirato fuori, il dono della bella voce che hai, con il buon orecchio musicale che possiedi, fortunatamente, ti hanno reso felice e pronta a superare ogni ostacolo. Hai trovato buoni amici, colleghi coristi, con i quali puoi in serena empatia, confrontarti e esibirti in ogni concerto.
    Cara amica canterina, vivi con gioia ogni nota del pentagramma, come se fosse una scala per lodare e ringraziare il Signore per tutto quello che il quotidiano ti porrà sul cammino.
    Buona vita nel canto.
    Anna Rita

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