Domenica 8 aprile, il ritiro dei cresimandi
di Redazione Sito · Pubblicato · Aggiornato
Domenica 8 aprile, il ritiro dei cresimandi
Non un'amena località delle nostre verdeggianti colline è stata scelta per il nostro ritiro di cresimandi, ma un timido paese della pianura vicino al Trebbia, Casaliggio. Siamo partiti alle 9,30, in pullman, raccontandoci nel viaggio, silenzioso per altro, poche cose, perché ancora immersi nella sonnolenza mattutina...
Una volta arrivati, ci accoglie una simpatica suora che ci mostra i locali, i cortili, il giardino dove possiamo attuare il nostro incontro. Mentre i catechisti tastano il campo per predisporre le attività, noi, felici per la bella giornata, iniziamo semplici giochi all'aperto.
Riuniti poi nella sala grande e disposti in cerchio, la preghiera iniziale, il Padre nostro, sancisce l'avvio del ritiro: una sorpresa però ci stupisce: una recita provocatoria presenta un ragazzo che ha già fatto la Cresima, ma declama a chiara voce la gioia di aver finalmente finito, perché dopo la Cresima si vuol sentire libero di comportarsi a suo modo, facendosi un "baffo" di tutto ciò che i catechisti hanno cercato di mettergli nel cuore. E noi ci comporteremo così , una volta ricevuto il Sacramento?
Il cammino è lungo; i quattro gruppi in cui ci siamo divisi si spostano da un luogo all'altro per concordare insieme una risposta ad una situazione che è presentata. Per entrare in quel luogo immaginario (oratorio, chiesetta, giardinetti) si deve superare una prova, apparentemente semplice, ma richiede la concentrazione di tutti e una buona coordinazione. Risulta difficile concordare una risposta univoca ai quesiti proposti perché ci si deve sempre confrontare tra noi e convincere con le nostre ragioni qualcuno che è' di parere differente, in ogni casi vince la maggioranza. La percentuale di bravura è risultata ottima.
Con quest'attività abbiamo fatto le 12,30 e la fame comincia a "mordere"... Ecco la libertà del pranzo al sacco! A gruppetti spontanei ci disponiamo qua e là in giardino e consumiamo il nostro pranzo in allegria. E dopo? Giochi! Una partita improvvisata anima il primo pomeriggio, ma verso le 15 iniziamo un secondo momento di riflessione sulle idee maturate nel lavoro svolto, sulle emozioni provate. Alla fine ci viene distribuito un foglietto bianco con un imput: "cosa mi porto a casa oggi". Le risposte anonime raccolte e poi lette non ci sprendono: la felicità, l'allegria, il piacere di stare insieme, le idee maturate sulla Cresima.
I nostri genitori, dopo una riunione col don, partecipano alla Santa Messa che noi animiamo con le letture del vecchio e del nuovo testamento, le preghiere dei fedeli nelle quali chiediamo a Dio aiuto per il nostro cammino, per i nostri genitori ed educatori, per gli ammalati, le persone sole. Nell'omelia don Mauro invita i genitori a valorizzare il gruppo che si è formato per la Cresima in modo noi ragazzi possiamo continuare il cammino intrapreso ... Alla fine della messa ancora una sorpresa! Sull'altare improvvisato c'è un pacco con bei fiocchi azzurri... Riccardino, il ragazzo che all'inizio ha mostrato spavalderia con la sua voglia di provare tutto ciò che è proibito, apre il pacco e vi trova le sette perle della vita simboleggianti i sette doni dello Spirito Santo che noi ragazzi riceveremo con il sacramento della Cresima: una scheda per ognuno mostra la loro concretezza; importante e lo abbiamo capito è che non li allontaniamo dalla nostra vita una volta terminata la cerimonia.
Sapremo compiere cose meravigliose se staremo vicini ai Sacramenti e alla parola di Gesù che ascoltiamo ogni domenica nel Vangelo della messa. Queste alcune delle considerazioni che abbiamo scritto sui foglietti distribuiti:
- "Mi sono divertito tantissimo! Porto a casa tanta gioia!"
- "Anche dopo la Cresima continuerò a frequentare l'Oratorio perché posso trovare persone simpatiche e preparate che mi accolgono con piacere e mi possono aiutare"
- "Un grande insegnamento, tanta gioia e felicità, una giornata fantastica!
- "Ho capito il significato della Cresima, ho capito che essa non è un punto di arrivo, ma una tappa del nostro cammino. È stato un ritiro divertente, ma anche riflessivo."
- "Le scelte fatte nelle attività dei gruppi sono state utili anche per le scelte che potrò fare ogni giorno nella mia vita."
I cresimandi e i catechisti