Luce di Betlemme 2020, quella fiammella che mai si è spenta
di Redazione Sito · Pubblicato · Aggiornato
Luce di Betlemme 2020, quella fiammella che mai si è spenta
È più di un decennio ormai che il MASCI porta nella comunità di Pontenure la fiammella accesa direttamente alla lampada che perennemente illumina il luogo dove, oltre venti secoli orsono, ebbe inizio la storia del Natale, la Basilica della Natività di Betlemme, sorta, secondo la tradizione cristiana, ove all’epoca sorgeva la stalla nella quale vide la luce Gesù, dove Egli fu riscaldato dall’alito del bue e dell’asinello, dove ricevette l’oro, l’incenso e la mirra, i doni dei re Magi.
In questi anni è accaduto che ci fossero difficoltà, treni in ritardo, nebbia fitta, nevicate, però alla fine la luce della pace era sempre giunta, seguendo il solito itinerario, Betlemme, Vienna, Trieste, resto d’Italia e quindi anche Pontenure. In questo 2020 purtroppo il comitato organizzatore di scout triestini, pur con tutta la buona volontà, ha dovuto soccombere sconfitto da un avversario ben più insidioso della nebbia o della neve, il Covid 19. Si è giustamente ritenuto che non fosse il caso di mandare in giro volontari, con mezzi pubblici, per distribuire la fiamma, quindi il comitato ha optato per una veglia di preghiera per sabato 19 dicembre, rigorosamente on line.
Ma a Pontenure non è stato così. Nella navata di destra della nostra chiesa mai si è spenta la Luce giunta nel 2019, quindi attingendo a quella fiammella si è potuta fare la funzione di accoglienza delle Luce, alla quale, per i motivi che tutti conosciamo, hanno partecipato solo gli scout del MASCI, dell’AGESCI, di Ottavello, oltre alla rappresentanza delle autorità, nelle persone del Sindaco Gruppi e del Luogotenente Salatino. Per tutte le festività sino all’Epifania la Luce di Betlemme arderà sull’altare, per poi tornare nella navata di destra, dove sarà lì, flebile baluginante fiammella, ma capace di squarciare le tenebre più oscure. Essa ci ricorda che Gesù per noi c’è sempre, durante il Natale, ma anche prima, anche dopo. Quando la notte scende nella nostra vita, l’unica luce che serve è quella: Gesù Cristo.
“Non abbiate paura, aprite le porte a Cristo”, disse una volta San Giovanni Paolo II; ebbene, non temiamo di affidarci a Lui. Ricordiamo, come ha scritto Platone, che si può perdonare il bambino che ha paura del buio, ma non l’uomo che ha paura della luce.
B.L.