Visita pastorale 2024: Koinonìa, autentica esperienza di Comunità
di Redazione Sito ·
di Luca T. – 10 Aprile 2024
Si avvicina a grandi passi il momento dell’atteso incontro con il nostro Vescovo Adriano Cevolotto. Come anticipato, tra il 17 e il 21 aprile mons. Cevolotto celebrerà la Visita pastorale anche nelle quattro parrocchie che costituiscono la nostra Comunità pastorale, la numero due del Vicariato della Val Nure.
Come richiesto espressamente dal Vescovo nel decreto d’indizione, il periodo dell’attesa che precede la Visita è stato da tutti noi vissuto come uno speciale “tempo di grazia” che la nostra Comunità ha proficuamente impiegato, attraverso la preghiera, la meditazione e speciali momenti di confronto, nella preparazione dei vari passi della Visita nel contesto specifico della nostra realtà comunitaria e pastorale.
Come ricorda l’esortazione apostolica Pastores Gregis, il Vescovo, successore degli Apostoli, “è inviato in nome di Cristo come pastore per la cura di una determinata porzione del popolo di Dio” (Pastores Gregis, n.43), e tra le modalità con cui egli esercita il ministero apostolico vi è per l’appunto la Visita pastorale, una prassi che affonda le sue radici nel Medioevo e che è stata pienamente valorizzata dal Concilio di Trento.
È proprio attraverso di essa che egli svolge “più da vicino per il suo popolo il ministero della parola, della santificazione e della guida pastorale, entrando più a diretto contatto, con le ansie e le preoccupazioni, le gioie e le attese della gente e potendo rivolgere a tutti un invito alla speranza” (Pastores Gregis, n.46).
Proprio per prepararsi nel migliore dei modi alla Visita, anche nella nostra Comunità è stato individuato un gruppo di persone, la cosiddetta koinonia, in rappresentanza di tuttele parrocchie, che assieme al nostro parroco don Mauro Tramelli, moderatore della Comunità pastorale, e ad un’apposita equipe indicata dalla Diocesi, ha avuto nelle scorse settimane il compito di curare i vari aspetti della Visita e programmare nel dettaglio gli appuntamenti in programma. È questo un passaggio molto importante allo scopo di far si che la Visita di Mons. Vescovo nella nostra Comunità si inserisca con naturalezza e concretezza nel vissuto delle nostre realtà parrocchiali, accogliendone le ricchezze e le fatiche, i miglioramenti possibili e le necessarie (eventuali) correzioni.
La parola koinonìa deriva da un termine greco (κοινωνία) che nel Nuovo Testamento, ed in particolare nel Vangelo secondo Giovanni e nelle lettere di San Paolo, viene usata per indicare la comunione che i primi cristiani avevano tra di loro e con Dio nella chiesa primitiva. Tale comunione si esternava attraverso alcune pratiche che riguardavano la comunione dei beni, le preghiere giornaliere nel tempio e lo spezzare il pane (Eucaristia).
L’esperienza inedita della koinonìa non ha rappresentato soltanto una semplice rappresentanza ma intende essere un nuovo modo di pensare insieme, di vivere in reale Comunione, portando ognuno il proprio carisma e le proprie sensibilità.
Come dicevamo, ad affiancare i membri della Koinonia, è senza dubbio da sottolineare il prezioso aiuto offerto da un gruppo di esperti diocesani (presbiteri, diaconi e laici) che hanno seguito con cura e attenzione i vari aspetti della preparazione e collaboreranno nella progressiva realizzazione del programma della Visita.
Grazie allo spirito di servizio e alla generosa collaborazione da parte di tutti, la Koinonìa, con il fondamentale aiuto dell’equipe diocesana, ha svolto e svolgerà un lavoro prezioso nell’interpretare la nostra realtà di Chiesa secondo le indicazioni che il nostro Vescovo e la Chiesa italiana ci stanno chiedendo in questi anni di Cammino sinodale, allo scopo di rilanciare alcuni aspetti fondamentali del “sogno missionario” e sinodale che il Pontefice Francesco ha più volte indicato come idea centrale del suo pontificato e del suo magistero.