Domenica 7 Novembre: essere testimoni e cittadini. Pontenure ricorda il Milite Ignoto
di Redazione Sito ·
Domenica 7 Novembre: essere testimoni e cittadini. Pontenure ricorda il Milite Ignoto
Come ha ben sottolineato il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella nel suo discorso del 4 novembre 2021 all’Altare della Patria, quest’anno ricorrono quattro anniversari: 160 anni dell’Unità d’Italia - 150 di Roma capitale - 100 dal trasferimento del Milite Ignoto al Vittoriano - 75 anni dalla nascita della Repubblica.
Il 4 novembre è la festa delle Forze Armate e dell’Unità d’Italia per ricordare il sacrificio di quasi 700.000 giovani soldati morti per difendere la Patria nella Prima guerra mondiale. È proprio per ricordare il centenario del Milite Ignoto che il 29 0ttobre 2021 è partito da Aquileia il “Treno della Memoria”, riedizione del convoglio speciale che nel 1921 trasportò la salma del soldato indicato come emblema dei commilitoni di cui non era stato possibile il riconoscimento, giunto a Roma il 4 novembre.
Gli organi di stampa nazionali e non hanno giustamente dato risalto alle celebrazione svoltesi nella data di cui sopra ed anche Pontenure ha voluto fare memoria di avvenimenti che hanno segnato la storia del nostro Paese e delle generazioni passate.
A tale scopo, infatti, l’Amministrazione comunale ha organizzato un corteo formato, oltre che dalle autorità civili – la sindaca Manuela Gruppi - e militari - maresciallo Luciano Salatino, da esponenti di alcune associazioni locali e tra queste hanno aderito il MASCI, gli Alpini, i partigiani dell’Anpi e la Protezione civile. Come sempre in questi casi, la banda musicale Del Val Carlo Pegorini ha guidato con vivacità e piglio i partecipanti.
Non molte, a dire il vero, le persone che si sono aggiunte lungo il percorso che dalla sede del Municipio ha raggiunto piazza Re Amato, transitando lungo un tratto della Via Emilia; alcuni hanno preferito seguire stando affacciati alle finestre oppure hanno atteso in piazza o in chiesa per la celebrazione eucaristica. Ad animare il rito religioso hanno contribuito i componenti del coro “La Torre”, sempre molto attenti alla vita comunitaria.
Alla Santa Messa, presieduta dal nostro don Mauro Tramelli, hanno partecipato anche i bambini del catechismo, a cui il sacerdote si è rivolto spiegando la parabola della vedova che offre solo due monete (Mc 12, 38-44) e parlando di lei dice “…possedeva la capacità di dare quello che aveva al povero , così come quelli che sono morti sul Carso, sul Grappa mandati lì in modo un po' incosciente, hanno dato la vita per noi… e a scegliere il milite ignoto avevano chiamato una mamma che aveva perso suo figlio che non era più stato trovato, così come suo figlio non aveva più trovato la madre”.
Al termine della funzione tutti i presenti si sono spostati sulla piazza antistante il sagrato dove, sulle note dell’Inno di Mameli e de La leggenda del Piave, sono state collocate corone commemorative. La cerimonia è proseguita con lo spostamento al cimitero e la deposizione di altre due corone nei luoghi in cui sono tumulati i caduti Pontenuresi.
Un sentito ringraziamento ai rappresentanti delle Autorità Civili e Militari, a don Mauro, al coro “La Torre” e ai componenti della banda musicale magistralmente guidata dal maestro M. Ferrari.
Rosita Galli
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