I Castorini al Quirinale: ti racconto com’è andata…
di Redazione Sito · Pubblicato · Aggiornato
I Castorini al Quirinale: ti racconto com’è andata…
La nostra Sara ed altri 98 “Castorini” di tutta Italia all’incontro con il presidente della Repubblica Mattarella
Ha dell’incredibile eppure è avvenuto: una delegazione di 99 Castorini, provenienti da diverse regioni d’Italia e accompagnati da 30 Capi, giovedì 25 maggio è stata ricevuta dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
Se volete informazioni tecniche, cercatele altrove, a noi è sembrato importante sentire la viva voce di chi là c’era a nome della Colonia “Grande Quercia” di Pontenure, una Colonia a cui tutta la comunità parrocchiale è molto affezionata. Lascio a lei la parola.
Alla stazione si sono ritrovati quelli del nostro gruppo, quelli della Patty (responsabile regionale, ndr), sul treno Freccia Rossa eravamo noi dodici colonie dell’Emilia-Romagna e per cinque ore circa abbiamo giocato e chiacchierato. Poi siamo saliti sulla metropolitana. Alcuni sono arrivati col treno, altri in aereo o con la nave. Tutti insieme ci siamo messi in cerchio, abbiamo cantato e fatto un gioco libero.
Per cena c’era un menù molto buono: pasta col ragù, cotoletta e patatine. Dopo aver giocato e fatto il cerchio, i capi ci hanno cantato la “canzone del pigiama” mentre noi ci lavavamo i denti e, quando eravamo già sul materassino disteso a terra, la “canzone dei nani” per farci addormentare. E tutti siamo stati in silenzio.
Al mattino ci ha svegliati la “canzone dei nani” del risveglio, che i capi hanno fatto per noi. Ci siamo lavati, vestiti, preparato lo zaino grande e fatto colazione con brioches al cioccolato e succo, poi gioco libero. Fatto questo, tutte le colonie sono salite su due pullman che ci hanno portati vicino alla meta, ma si doveva anche camminare un po’ e quando eravamo sulle strisce per attraversare e i nostri capi si mettevano a braccia aperte come i vigili, gli automobilisti strombazzavano tanto forte da farci tappare le orecchie!!! Arrivati in un grande parco (Giardini del Quirinale, ndr) abbiamo visto tre gruppi di guardie: alcune più basse, altre più alte ealtre ancora a cavallo. Dopo aver provato le canzoni, si sono avvicinate alcune auto, le guardie e il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e noi lo abbiamo accolto coi nostri canti (Inno d’Italia, l’inno della colonia, ndr). Quando il Presidente ci ha parlato, mi sembrava di guardare e sentire un nonno dallo sguardo dolce e sorridente che, passando il suo braccio sulla mia spalla, mi ha fatto sentire tenerezza.
Alla fine c’è stata la foto con tutte le colonie, poi colonia per colonia. Il Presidente se n’è andato perché aveva altri impegni, ma stando in cerchio a ciascuno di noi è stato dato un suo regalo: un orsacchiotto dalla maglietta rossa con cucita la “R” di Repubblica.
Dopo il pranzo al sacco i pullman ci hanno riportati là da dove eravamo partiti, poi un buon gelato e dei giochi, quindi ognuno ha preso la strada del ritorno a casa.
A Sara ho rivolto qualche domanda ed ecco le sue risposte. Quali cose ti hanno colpito?
- “Stare vicinissimo a Mattarella, perché so che lui è una persona molto importante e i capi mi hanno detto che ha meritato tanta fiducia da essere scelto per ben due volte”.
- “Sapere che altri castorini e capi sono arrivati in aereo e in nave”.
- “Vedere gruppi di guardie della stessa altezza e bellissimi cavalli tutti uguali”.
- “Stare con gli altri castorini, mi ha fatto sentire come in una grande colonia”.
- “Mi ha dato tantissimo fastidio sentire le macchine che strombazzavano così forte quando attraversavamo la strada!”.
Credo proprio che le parole sincere della nostra Saretta, rendano molto bene cosa si può vivere quando il gioco si fa grande fin da piccoli. Il Presidente della Repubblica ha definito “affascinanti” i Castorini e nell’invitarli a ringraziare le loro guide, ha detto loro che “…stanno crescendo imparando ciascuno dall’altro”.
Sara e Rosita