Conclusa a Lisbona la GMG 2023: l’inesauribile gioia dell’incontro con il Signore Gesù
di Redazione Sito · Pubblicato · Aggiornato
Conclusa a Lisbona la GMG 2023: l'inesauribile gioia dell'incontro con il Signore Gesù
Tante e indelebili le emozioni, molta la stanchezza, ma anche un rinnovato entusiasmo e soprattutto un'inesauribile gioia che deriva dall'incontro con il Signore Gesù, questi sono solo alcuni dei sentimenti che la santa messa conclusiva della 38esima edizione della Giornata Mondiale della Gioventù, svoltasi a Lisbona nella mattinata di ieri, domenica 6 agosto, ha lasciato in dono alle centinaia di migliaia di ragazzi che vi hanno partecipato. Tra i seicento pellegrini piacentini erano in tutto sette i giovani della nostra Parrocchia a poter dire "presente": Alice Lombardelli, Edoardo Premoli, Matilde Almi, Pietro Casali e Rita Tisci, che hanno aderito alla proposta della Pastorale giovanile vocazionale diocesana, e i fratelli Beatrice e Giovanni Boeri, che hanno invece partecipato al pellegrinaggio organizzato dalle comunità del Cammino neocatecumenale.
Ieri mattina, papa Francesco, appena prima della tradizionale preghiera dell’Angelus, ha consegnato ai giovani due date da cerchiare in rosso sul calendario, entrambe legate ai prossimi grandi appuntamenti che li aspettano per proseguire, con sollecitudine, entusiasmo e costanza, il cammino intrapreso a Lisbona: "Vi aspetto a Roma per celebrare nel 2025 il Giubileo dei Giovani", il primo invito di Francesco, il quale ha poi annunciato la sede e la data della prossima Giornata Mondiale della Gioventù: "Avrà luogo in Asia, in Corea del Sud, a Seul, nel 2027". Dall'estremo confine occidentale dell’Europa, da quella Lisbona patria di navigatori, posta oltre l'antico limite del mondo conosciuto, dove inizia quell'Oceano che separava il Vecchio Continente da quello Nuovo, ci si trasferirà dunque in Estremo Oriente e questo è un certamente bel segno dell’universalità della Chiesa, che proprio per questo può dirsi Cattolica, come ha sottolineato lo stesso Pontefice, perchè tutti i popoli della Terra raduna nella comunione intorno a Cristo e al suo Vicario.
Secondo quanto riferito dalle autorità locali, i giovani presenti sono stati circa un milione e mezzo. I ragazzi hanno dormito sul posto, al Parque Tejo ribattezato Campo da Graça, come accade ad ogni veglia della Giornata Mondiale della Gioventù, vivendo un'esperienza, quella della Veglia, che chiunque l'abbia sperimentata conserva fra i ricordi più vividi e intensi della propria vita. Presenti insieme a questa fiumana di pellegrini circa settecento vescovi, tra cui il nostro Vescovo mons. Adriano Cevolotto, diecimila sacerdoti e oltre trenta cardinali.
"Carissimi giovani, vorrei guardare negli occhi ciascuno di voi e dirgli: non temere! Non abbiate paura! Ma vi dico una cosa molto più bella: Gesù stesso ora vi guarda, Lui conosce ognuno di voi, conosce il cuore di ciascuno di voi e qui in questa Giornata mondiale della gioventù vi dice: 'Non temete, non abbiate paura'", queste le parole di Francesco guardando quella marea di volti, di bandiere, di razze, di culture, quella poliedrica umanità del futuro convenuta sulle rive del Tago, dove il fiume incontra il mare gettandosi in esso.
Papa Francesco ha indicato tre verbi: brillare, ascoltare e non temere. "A voi, giovani – ha detto il Pontefice -, che coltivate sogni grandi ma spesso offuscati dal timore di non vederli realizzati; a voi, giovani, che a volte pensate di non farcela; a voi, giovani, tentati in questo tempo di scoraggiarvi, di giudicarvi inadeguati o di nascondere il dolore mascherandolo con un sorriso; a voi, giovani, che volete cambiare il mondo – e va bene – e lottate per la giustizia e per la pace; a voi, giovani, che ci mettete impegno e fantasia ma vi sembra che non bastino; a voi, giovani, di cui la Chiesa e il mondo hanno bisogno come la terra della pioggia; a voi, giovani, che siete il presente e il futuro; sì, proprio a voi, giovani, Gesù dice: 'Non temete!'". E Francesco ha poi invitato i pellegrini a osservare un minuto di silenzio per "ripetere nel cuore 'non abbiate paura'".
"Anche noi abbiamo bisogno di qualche lampo di luce per affrontare le tante sconfitte quotidiane". Il Pontefice ha poi parlato a braccio, sottolineando l’importanza della "luce" nel mondo, che serve nella vita. "La luce che è venuta a illuminare il mondo è Gesù. È Lui la luce che non tramonta mai e brilla anche nella notte". "Vorrei dirvi una cosa – ha precisato Francesco -: non diventiamo luminosi quando ci mettiamo sotto i riflettori, quando esibiamo un’immagine perfetta e ci sentiamo forti e vincenti. Diventiamo luminosi quando, accogliendo Gesù, impariamo ad amare come Lui".
Il viaggio dei nostri ragazzi, quelli partiti con la Pastorale Giovanile, continua anche in questi giorni attraverso la Castiglia. Nel pomeriggio di ieri, dopo la santa messa conclusiva, vi è stato il trasferimento in pullman a Burgos, l'antica città fortificata che fu capitale della Castiglia, e a Pamplona. Da questa città, tra martedì 8 e mercoledì 9 agosto, i nostri giovani pellegrini percorreranno al contrario un tratto del classico cammino di Santiago, toccando Los Arcos, Estella, Puente de la Reina fino a Pamplona. Il 10 agosto, sempre in pullman, raggiungeranno il grande santuario mariano di Lourdes, un'altra tappa di forte importanza spirituale, dove pregheranno per tutte le persone sole, anziane e malate della nostra Comunità; il rientro in Italia è previsto per sabato 11 agosto.
Luca T.