La mia esperienza con il Masci, il racconto di Chiara

Sin da quando ero piccola, il Masci ha accompagnato il mio cammino e già da allora mi consideravo una scout, perché da subito la Comunità mi ha portato a fare uscite a Prato Ottesola, Pozzolo, Lavagna in Liguria, ma soprattutto a Roma, nel 2014, dove insieme anche a mia nonna Teresa ho potuto incontrare il Santo Padre, papa Francesco.

Il gruppo ha accolto me ed i miei amici al suo interno come se facessimo parte di una grande famiglia. Spesso, quando sentiamo parlare di Masci, pensiamo a persone anziane e noiose che sono solo casa e chiesa, invece dietro a questa realtà si apre un mondo, un universo composto da attività divertenti, tanti canti e sì, anche qualche momento serio perché comunque essendo una comunità cattolica il TSM (momento spirituale) non può mai mancare.

Ho diversi ricordi del Masci, partendo dalle corse spensierate per i boschi alle attività o giochi adatti anche a noi piccoli. Tante esperienze nuove e soprattutto persone che, come dice la Legge scout, sorridono e cantano anche nelle difficoltà.

Durante la mia infanzia, quando partecipavo alle riunioni di attività, vivevo momenti di spensieratezza e divertimento, anche perché c’erano pure altri bimbi, figli di membri della Comunità, ma capitava a volte che l’amico non ci fosse e allora ascoltavo in silenzio le loro riflessioni, che hanno contribuito a rendermi la ragazza che sono adesso. Quando veniva letto il Vangelo spesso volevo andare via perché lo credevo noioso, ma tra una battuta ed una meditazione il tempo scorreva ed io non volevo più allontanarmi.

Sono passati quasi quattordici anni dalle prime uscite e dalle prime attività, ma queste ed i momenti trascorsi con le persone che mi vogliono bene e a cui voglio bene, saranno sempre impresse nel mio cuore.