Via Crucis con il Vescovo all’ospedale: non stazioni ma frammenti di cura
di Redazione Sito ·
di Luciano Casolini – 05 Aprile 2024
Nella serata del Venerdì Santo, il nostro vescovo Adriano Cevolotto ha presieduto il pio rito della Via Crucis che ha avuto come inizio e termine il sagrato della basilica di Santa Maria di Campagna.
Un rito un po’ sui generis poiché, al posto delle tradizionali stazioni che ricostruiscono e commemorano il percorso di Gesù Cristo verso il luogo della crocifissione e della morte, sono state evocati le situazioni e i frammenti della sofferenza legata alla malattia.
Pertanto, le stazioni hanno avuto luogo davanti alla casa di riposo Vittorio Emanuele e all’interno dell’ospedale cittadino; i brani evangelici proclamati, tra gli altri, sono stati quelli del buon samaritano, del giovane ricco, dell’emorroissa, proprio a sottolineare i valori della sofferenza e del disagio nonché quelli dell’amore e del dono gratuito di sé stessi.
Quelle vie, sulle quali ogni giornio tanti ammalati, sulle orme di Gesù, ripercorrono il loro calvario fatto di dolore, sofferenza, angoscia, ansia, tormento, segni indelebili con i quali la malattia e l’età avanzata, inevitabilmente, accompagnano tanti nostri fratelli.
Tanti patimenti, dolori, tribolazioni che nostro Signore ha sopportato come vero Uomo, nella Sua passione e morte, che Lo rendono compagno fedele e sicuro per tutti coloro che, sulla Sua sequela, prendono la propria croce quotidiana e si incamminano sulle strade della sofferenza fisica e spirituale.
Le vie dell’ospedale come il calvario dove, sono presenti le figure degli operatori sanitari, che come il Cireneo e la Veronica, si piegano per curare e lenire le sofferenze dei tanti ammalati.
Nel dolore, nella malattia non manchi mai a nessuno la certezza che Cristo cammina con noi, ci prende per mano e ci accompagna con il suo amore infinito.
Fotografia tratta da www.piacenzasera.it