Una vita tutta protesa verso il Cielo: Carlo Acutis presto Santo!
di Redazione Sito · Pubblicato · Aggiornato
di Luca T. – 05 Giugno 2024
Ogni giorno, durante tutto il corso dell’anno liturgico, la Chiesa, con materna sollecitudine, ci invita a fare memoria di una schiera infinita di Santi, ossia di tutti coloro che hanno vissuto pienamente la carità, e hanno perciò saputo amare e seguire Cristo nella loro vita quotidiana, testimoniando il Signore con la loro esistenza. Grande è il loro esempio e grande è la testimonianza che offrono a ciascuno di noi: ci dicono che è possibile per tutti percorrere quella strada forse impervia ma di sicuro entusiasmante, la strada della santità che porta alla Gerusalemme del Cielo.
In ogni età della storia umana, in ogni vicenda del cammino della Chiesa pellegrina sulla terra, ad ogni latitudine della geografia del mondo, mai il Signore ha cessato di suscitare nel suo popolo l’esempio di santi, beati e testimoni che lo hanno confessato con l’offerta generosa della loro esistenza, a volte fino a versare il sangue. Non conoscono differenze i Santi, appartengono ad ogni età della vita umana, ad ogni classe sociale e condizione, ad ogni popolo, lingua e nazione. Sono trasversali, universali nella loro testimonianza gratuita di fede, speranza e carità e di ogni altra virtù gradita al Signore.
Risale al 23 maggio scorso la grande notizia che un altro volto si aggiungerà presto a quella moltitudine beata, che un altro nome verrà scritto nei cieli! Un altro miracolo, il secondo dopo quello che gli ha procurato la beatificazione, è stato infatti attribuito all’intercessione del beato Carlo Acutis. Questo nuovo miracolo è stato riconosciuto da papa Francesco e dal Dicastero delle cause dei santi è stato promulgato il relativo decreto per la canonizzazione di questo giovane, innamorato dell’Eucarestia, rapito dalla fede in Cristo, tutto dedito alla preghiera e alla carità. Questo significa che ben presto, la data non è ancora stata stabilita (ma lo sarà presto nel solenne concistoro pubblico convocato da papa Francesco il 1° luglio), anche Carlo sarà proclamato finalmente Santo.
Il miracolo che ha spalancato le porte della canonizzazione a Carlo Acutis è quello testimoniato da una ragazza originaria del Costa Rica. Classe 2001, la giovane, che ora sta per laurearsi si trasferisce per gli studi a Firenze nel 2018. Nell’estate del 2022, in una notte di luglio, cade dalla bicicletta e la sua vita è in bilico tra la morte e la vita: la caduta le ha provocato un trauma cranico molto importante. Liliana, la madre della ragazza, si reca ad Assisi per pregare sulla tomba di Carlo, già allora meta di una gran folla di pellegrini. Dopo aver lasciato una lettera, la donna fa ritorno al capezzale della figlia che riprende a respirare spontaneamente. Dalle sue condizioni disperate la giovane costaricana è uscita grazie all’intercessione del Beato Carlo, invocato dalla mamma.
Ha bruciato le tappe questo giovane milanese, nato a Londra nel 1991, morto a Monza nel 2006 e, poco dopo, tumulato al cimitero di Assisi, quasi come se la sua vita fosse stata una meteora, una continua rincorsa, tutta protesa verso il cielo, verso quella corona di gloria che, come ci ricorda San Paolo, dura per sempre. D’altronde Carlo non aveva dubbi sul senso della sua vita: un’esistenza da dedicare a Dio e agli altri. Sarà così, anche se per pochi anni: «Essere sempre unito a Gesù, ecco il mio programma di vita», questo il suo intimo e incrollabile convicimento.
Carlo nasce e cresce in una famiglia benestante. È un giovane vivace e curioso, circondato da tanti amici, amante della vita, della natura, dello sport, insomma del bello in tutte le sue forme, e potendosi permettere una vita agiata, si trova, nel fiore dell’età, ad essere spogliato di tutto. Il mondo crolla con la sua leucemia fulminante. Non gli rimane che Gesù, quel Gesù che egli aveva scoperto soprattutto nella presenza eucaristica, diventandone un testimone appassionato e coinvolgente. La mostra dei miracoli eucaristici, da lui organizzata per la prima volta su internet grazie alla conoscenza dell’informatica, da allora ha fatto il giro del mondo. Proclamato beato ad Assisi il 10 ottobre 2020, la ricorrenza liturgica viene celebrata il 12 ottobre, anniversario della nascita del giovane al Cielo.
Grande è l’eredità che Carlo ha lasciato alla Chiesa con la sua vita, offerta al Signore fino al totale dono di sè, un’eredità offerta a ciascuno di noi, sempre così bisognosi di torce che possano far risplendere quella Luce che non mai non si spegne nel grigiore crepuscolare del tempo presente, specialmente a favore dei giovani. Ora il corpo di Carlo riposa ad Assisi, nella chiesa di Santa Maria Maggiore “Santuario della Spogliazione”, meta di molti pellegrini, di tanti ragazzi come lui, che vengono a meditare sul gesto della spogliazione di Francesco e a pregare sulla tomba di Carlo.
Pieni di riconoscenza nei confronti del Signore per questa notizia che ci colma di gioia e gratitudine, vogliamo affidarci all’intercessione di Carlo e, se non pregarlo, invocarlo almeno una volta con il titolo che potremo utilizzare tra pochi mesi: San Carlo Acutis, prega per noi!