I nostri giovani a Lisbona per la GMG 2023: una fiaccola di speranza per la Chiesa
di Redazione Sito · Pubblicato · Aggiornato
I nostri giovani a Lisbona per la GMG 2023: una fiaccola di speranza per la Chiesa
Nella giornata di ieri, mercoledì 2 agosto, con l’arrivo a Lisbona di Papa Francesco, è entrata finalmente nel vivo l'edizione 2023 della Giornata Mondiale della Gioventù. Martedì 1° agosto, dopo due giorni trascorsi in Spagna e un giorno di "ambientamento" in Portogallo, i cinque ragazzi della nostra Parrocchia, che fanno parte di una nutrita comitiva che comprende altri trecento giovani di tutta la nostra Diocesi, hanno preso parte alla celebrazione inaugurale della GMG, assistendo alla Santa Messa presieduta dal patriarca di Lisbona, cardinale Manuel Clemente, mentre ieri sera erano presenti al Passeio Maritimo de Algés per la grande Festa degli italiani, un momento di condivisione e riflessione dedicata a tutti 65mila giovani pellegrini provenienti dal nostro paese. La loro guida in questi giorni portoghesi è il vescovo mons. Adriano Cevolotto insieme ai sacerdoti delle ventisette parrocchie che hanno aderito al pellegrinaggio proposto dal Servizio diocesano per la pastorale giovanile. Ad accompagnare i trecento pellegrini piacentini anche don Alessandro Mazzoni e Dario Carini.
Mentre si avvicinano a grandi passi i giorni clou della GMG, il 5 e il 6 agosto è in programma la veglia e la messa conclusiva con papa Francesco, i nostri ragazzi si preparano all'incontro con il pontefice con momenti di catechesi, Via Crucis e altre iniziative del programma della GMG. L'atmosfera che si vive nella capitale sulle rive del Tago è quella di una grande festa, di una festa tra nazioni, di una festa che mostra l'universalità della Chiesa, la complessità dei suoi carismi e soprattutto la bellezza dei suoi giovani, coloro che presto saranno chiamati a trasmettere la fiammella della fede alle prossime generazioni. Tra canti, balli e bandiere, come in una gioiosa processione, si procede camminando tutti insieme, pregando cantando e facendo amicizia.
Si sono alzati alla svelta questi giovani, proprio come fece Maria, ci ricorda il motto di questa GMG, e sono partiti con sicurezza verso Lisbona, ma non si sarebbero sgomentati neanche se avessero chiesto loro di varcare ben altri traguardi, proprio come fecero gli antichi navigatori di questa terra lusitana che oltre a scoprire nuove terre vi portarono anche la luce della salvezza, annunciando Cristo e il suo Vangelo. Non lo fanno con le caravelle, questi nuovi scopritori e annunciatori della Buona Novella ma zaino in spalla, bandiere al vento, inni di festa. Infiniti sono i colori delle loro bandiere, tanti quasi quanto come le nazioni del mondo, tante le lingue, i modi di esprimersi, le storie e le esperienze che portano con sè ma ad accomunarli è la domanda di Dio, quella sete d'infinito che sta emergendo in modo sempre più prepotente, per chi sa cogliere i sussurri dello Spirito che non cessa mai di assistere la Santa Chiesa, tra le nuove generazioni, una domanda di senso vero per la vita dell'uomo e per la storia del mondo, una domanda che la Chiesa è chiamata a saper intercettare, educare, sostenere e portare fino alla meta, che non può essere che l'incontro con Cristo.
Non si può fare a meno di amare questi ragazzi, questi giovani convenuti a Lisbona da tutta la terra, "a solis ortu cardine" si direbbe, come cantava un antico inno del Tempo di Natale. "L'aspirazione alla gioia è impressa nell'intimo di ogni essere umano", ci ricorda con il suo intramontabile insegnamento un grande e indimenticato pontefice, papa Benedetto XVI. Non una gioia effimera, di sorrisi finti, piaceri vuoti e imprese mondane, ma quella gioia vera che nasce e trae alimento dalla fede. Quella gioia vera e piena che neanche il dolore, la morte, la persecuzione e nessun altro potere potranno mai togliere a chi nella sua vita ha incontrato il Signore Gesù.
Luca T.