In cammino verso il Santo Natale: l’allestimento del presepe, quando la passione esprime il sentimento popolare
di Redazione Sito · Pubblicato · Aggiornato
Ci sono segni, simboli, luoghi che ci aiutano a stimolare le corde più profonde del nostro animo e tra questi l'allestimento del Presepe. Ogni anno, nel periodo tra novembre e dicembre seppur con ritmi e cadenze diversi, si sente il bisogno di rendere visibile e quasi più concreto il nostro avvicinarci al mistero di Cristo che si fa uomo , che unisce la sua natura divina a quella umana e nasce in mezzo a noi facendosi segno tangibile dell'amore del Padre verso ogni suo figlio.
Preparare il presepe non è un riaprire scatoloni impolverati, acquistare nuove statuette nei centri commerciali più affollati o togliersi il pensiero di un gesto quasi dovuto, bensì un "metterci il cuore", un ritagliare tempo alle abitudini e gesti quotidiani, un "fare spazio al mistero", creare l'occasione per condividere in famiglia un'esperienza di serenità; è costruire un percorso insieme. Sì, perché mentre si fa strada l'idea, il progetto, il desiderio di modificare qualcosa rispetto a quanto fatto l'anno precedente, consapevolmente o meno aiutiamo noi stessi e gli altri a riflettere, forse anche a pregare. In realtà S. Francesco, che ideò il presepe quasi ottocento anni or sono, voleva regalare alla sua gente la possibilità di ritrovarsi umilmente davanti a Gesù per adorarlo, ringraziarlo, condividere il mistero dell'amore di Dio per l'umanità.
Ed è proprio con questo spirito che pure quest'anno un gruppetto di parrocchiani volonterosi sta lavorando per curare nei minimi dettagli la messa a punto del Presepe, sia all'interno della nostra chiesa che della fontana in piazza Re Amato. Moltissimi, si spera, i genitori e i nonni impegnati nella predisposizione di capanne, Maria e Giuseppe, angeli e pastori, stelle comete, artigiani e lavandaie, Re Magi e, forse ben nascosto, Gesù Bambino. Un gran fervore, una festa da condividere, una gioia che si costruisce non da soli.
Rosita